Francesco Lioce (1978) ha pubblicato La nera fedeltà dell’ombra (Giulio Perrone, 2012, segnalazione di merito al Premio Alfonso Gatto 2013) e La solitudine di Giuda (Marco Saya, 2017). Per l’attività svolta con la rivista línfera (2006-2011) ha ricevuto il Premio Letteratura al Festival di Spoleto 2014. È il curatore di Ocean Terminal, il romanzo postumo di Piergiorgio Welby (Castelvecchi, 2009), da cui ha tratto insieme a Emanuele Vezzoli l’omonimo monologo teatrale diretto e interpretato dallo stesso Vezzoli. Svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre. Studioso dei rapporti tra il Carlo Dossi scapigliato e il Pisani Dossi diplomatico del nazionalismo crispino, ha pubblicato, oltre a diversi saggi su riviste specializzate, la ristampa con appendice di inediti delle Goccie d’inchiostro (Salerno Editrice, 2009). Nel 2010 ha organizzato e promosso le giornate di studio nel centenario della morte dello scrittore milanese, di cui ha curato gli atti con Claudio Giovanardi (Carlo Alberto Pisani Dossi scrittore e uomo di Stato, Loffredo, 2012), e ha pubblicato la monografia Dalla Colonia felice alla “Colonia eritrea”. Cultura e ideologia in Carlo Dossi (Loffredo, 2014). Di Roberto Sacchetti, altro autore della generazione scapigliata, ha curato le prime riedizioni di Candaule (Salerno Editrice, 2007) e Cascina e castello (Fermenti, 2009). Dal 2015 al 2020 ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani dell’Enciclopedia Treccani. È responsabile letterario del periodico e della radio web di Giano Public History.
Contatto: francesco.lioce@gianophaps.it