La Grande Guerra

La collana è formata da 20 fascicoli. Pubblicata nel 1964 in occasione del 50° anniversario dell’inizio della Grande Guerra

SERAJEVO
Il mattino del 28 giugno 1914 lo studente serbo Gavrilo Princìp scarica la sua pistola contro l’erede al trono d’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando, che muore poche ore dopo. Un mese dopo il vecchio imperatore Francesco Giuseppe dichiara guerra alla Serbia aprendo così il primo conflitto mondiale, una tragedia di dimensioni immani che cambierà per sempre il volto dell’Europa aprendo la strada ad altri drammi. (I servizi speciali della “Domenica del Corriere”. La Grande Guerra. Serajevo a cura di Franco Bandini, 1964).
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02 COMINCIA LA STRAGE
Dopo l’assassinio di Sarajevo l’Europa intera parte per i bagni, in un caldissimo luglio: le uniche preoccupazioni vengono dal Messico, dove Pancho Villa ed il generale Huerta di alternano come un palcoscenico, o dalla turbolenta Albania. Ma l’Austria, grande e linfatico impero al tramonto, medita la distruzione della Serbia, piccolo mattone la cui integrità è però essenziale per il pericolante edificio delle grandi potenze. Ma questo lo sanno solo pochissimi uomini dalla lunga vista: ed anche essi, e questo è il più strano, ancora ignorano quale mostruosa tragedia stia per travolgere l’umanità. (I servizi speciali della “Domenica del Corriere”. La Grande Guerra. Serajevo a cura di Franco Bandini, 1964). 
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03 BELGIO INVASO
Alle otto e due minuti del 4 agosto 1914 il primo soldato tedesco mette piede sul territorio del Belgio neutrale: lo seguono i pesantissimi “420” che Krupp ha preparato per infrangere la resistenza dei grandi forti di Liegi e di Namur. L’Europa, stupefatta, apprende solo ora l’esistenza di un “grande piano” destinato a liquidare la Francia in sei settimane. Ma l’imprevisto mina l’efficacia della manovra basata su una fortissima ala destra da lanciare su Parigi attraverso il Belgio. (I servizi speciali della “Domenica del Corriere”. La Grande Guerra. Serajevo a cura di Franco Bandini, 1964). 
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04 PARIGI TREMA
Con tenace ostinazione il comando francese continua a ritenere che i tedeschi non passeranno in forze dal Belgio, e lancia la sua grande offensiva “a testa bassa”. Ma il 23 agosto la “battaglia delle frontiere” termina con il massacro di 140.000 francesi e la terribile constatazione che Parigi è praticamente alla mercé dell’invasore. Tutto sembra perduto, ma a mille chilometri di distanza una incredibile avanzata zarista rimette tutto in gioco. (I servizi speciali della “Domenica del Corriere”. La Grande Guerra. Serajevo a cura di Franco Bandini, 1964). 
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05 AL FRONTE CON IL TAXI
L
a Francia sembra sull’orlo della rovina quando un’incauta manovra del generale Kluck offre la possibilità alle stremate trappe della Repubblica di contrattaccare la falce tedesca che si sta abbattendo su Parigi: per quattro giorni la lotta infuria tra la Marna e l’Ourq. Alla fine, quando la disfatta sembra ormai questione di ore, i tedeschi sospendono il combattimento e volgono in ritirata. La Francia è salva, almeno per il momento. (I servizi speciali della “Domenica del Corriere”. La Grande Guerra. Serajevo a cura di Franco Bandini, 1964). 
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